
Guida alla Via degli Abati
e del Volto Santo
con l'aggiornamento del percorso degli Abati da Pavia a Pontremoli e
l'aggiunta del nuovo Cammino del Volto Santo da Pontremoli a Lucca
350 km a piedi da Pavia a Lucca
con la credenziale per l'ospitalità
Presentazione della Guida
alla trasmissione GEO di Rai 3

L' INTERVISTA SULLA
"GUIDA ALLA VIA DEGLI ABATI"
programma GEO - Rai 3
è andata in onda
Venerdi 24 novembre 2017
alle ore 17,00
....................
Il link alla puntata completa del programma Geo
è disponibile su
www.raiplay.it/programmi/geo
oppure
tramite il pulsante sotto puoi visualizzare
il video della singola intervista
Presentazione della "Guida Via degli Abati e del Volto Santo"
alla sede del CAI di Firenze
Via del Mezzetta 2/m (pressi V. Rondinella. zona Coverciano)
mercoledi 18 aprile ore 21,15

Amici in cammino
verso Finisterre,
oltre ad 'amici '
questi sono
veri pellegrini
Intervista sulla nuova Guida alla Via degli Abati e del Volto Santo
pubblicata sul settimanale "Il piacere della lettura" de La Nazione di Firenze 10 dicembre 2016
Video di Guido Mori - Via degli Abati e del Volto Santo
La prossima camminata
di
CRONACHE DI CAMMINI
da San Casciano dei Bagni a Ponte a Rigo
è in programma per sabato 12 maggio 2018
(data da confermare)

CALLIMACO
AITIA LIBRO 1
[Ed inoltre] anche questo [ti] ordino: dove non passano i carri pesanti
là cammina. Che non dietro le impronte degli altri
[tu spinga il tuo cocchio,] né per via larga, ma per sentieri
[non calpestat]i, pur se guiderai per strada più angusta”.
[A lui ho ubbidito]: tra quelli cantiamo che il suono acuto
[della cicala] amano e non degli asini il grido.
AITIA LIBRO 1
[Ed inoltre] anche questo [ti] ordino: dove non passano i carri pesanti
là cammina. Che non dietro le impronte degli altri
[tu spinga il tuo cocchio,] né per via larga, ma per sentieri
[non calpestat]i, pur se guiderai per strada più angusta”.
[A lui ho ubbidito]: tra quelli cantiamo che il suono acuto
[della cicala] amano e non degli asini il grido.
un pellegrinaggio di amici
'CON LE ALI AI PIEDI'

A dieci anni da quel 2005 in cui percorsero il Cammino “Di qui passò Francesco” da La Verna a Poggio Bustone,
Giovanna e Guido si sono rimessi in Cammino “Con le ali ai piedi”
per seguire Francesco che si fece pellegrino verso Monte Sant’Angelo,
per scendere nella Grotta dell’Arcangelo Michele, di cui era particolarmente devoto.
******
520 chilometri a piedi dal Lazio alla Puglia,
su un meraviglioso tracciato che da Poggio Bustone raggiunge gli altipiani dell’Abruzzo,
prosegue lungo gli antichi tratturi del verdissimo Molise,
attraversa il Tavoliere delle Puglie, e sale la montagna sacra del Gargano
per giungere alla Grotta dell’Arcangelo Michele, nel cuore della terra.
(cammini/in cammino per devozione/cammino di Francesco/con le Ali ai piedi)
Giovanna e Guido si sono rimessi in Cammino “Con le ali ai piedi”
per seguire Francesco che si fece pellegrino verso Monte Sant’Angelo,
per scendere nella Grotta dell’Arcangelo Michele, di cui era particolarmente devoto.
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520 chilometri a piedi dal Lazio alla Puglia,
su un meraviglioso tracciato che da Poggio Bustone raggiunge gli altipiani dell’Abruzzo,
prosegue lungo gli antichi tratturi del verdissimo Molise,
attraversa il Tavoliere delle Puglie, e sale la montagna sacra del Gargano
per giungere alla Grotta dell’Arcangelo Michele, nel cuore della terra.
(cammini/in cammino per devozione/cammino di Francesco/con le Ali ai piedi)

Josè de Sousa Saramago
Scrittore, giornalista. Drammaturgo, poeta e critico letterario portoghese
nato a Azinhaga il 16 novembre 1922
e morto a Tias il 18 giugno 2010.
Nel 1998 fu premio Nobel per la letteratura.
Il viaggio non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono.
E anche loro possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione.
Quando il viaggiatore si è seduto sulla sabbia della spiaggia e ha detto:
"non c'è altro da vedere", sapeva che non era vero.
Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto,
vedere in primavera quel che si è visto in estate,
vedere di giorno quel che si è visto di notte,
con il sole dove la prima volta pioveva,
vedere le messi verdi, il frutto maturo,
la pietra che ha cambiato posto,
l'ombra che non c'era.
Bisogna ritornare sui passi già dati, per ripeterli,
e per tracciarvi a fianco nuovi cammini.
Bisogna ricominciare il viaggio.
Sempre.
José Saramago
Scrittore, giornalista. Drammaturgo, poeta e critico letterario portoghese
nato a Azinhaga il 16 novembre 1922
e morto a Tias il 18 giugno 2010.
Nel 1998 fu premio Nobel per la letteratura.
Il viaggio non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono.
E anche loro possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione.
Quando il viaggiatore si è seduto sulla sabbia della spiaggia e ha detto:
"non c'è altro da vedere", sapeva che non era vero.
Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto,
vedere in primavera quel che si è visto in estate,
vedere di giorno quel che si è visto di notte,
con il sole dove la prima volta pioveva,
vedere le messi verdi, il frutto maturo,
la pietra che ha cambiato posto,
l'ombra che non c'era.
Bisogna ritornare sui passi già dati, per ripeterli,
e per tracciarvi a fianco nuovi cammini.
Bisogna ricominciare il viaggio.
Sempre.
José Saramago

Camminare può essere un'opera d'arte
Un pittore cinese dipinse con tale maestria una barchetta in mezzo a un lago, che la soddisfazione per l'opera e una forma di naturale invidia operarono il miracolo. E lo fecero imbarcare nel suo quadro dove, sedutosi ai remi, sparì. Forse voleva uscire dalla vita che non era all'altezza dei suoi sogni artistici.
Forse anche io diventerò le cose che descrivo?
O sono qualcosa che ho già descritto così bene da esserla diventata,
sono già seduto su quella barchetta e non lo so...
chissà quali furono i primi pensieri del pittore quando si accorse di non essere più al cavalletto a dipingere ma di remare in mezzo a un lago...saranno stati come i miei ...
tratto da D'AMORE NON ESISTONO PECCATI di Roberto Pazzi BARBERAEDITORE 2012
Un pittore cinese dipinse con tale maestria una barchetta in mezzo a un lago, che la soddisfazione per l'opera e una forma di naturale invidia operarono il miracolo. E lo fecero imbarcare nel suo quadro dove, sedutosi ai remi, sparì. Forse voleva uscire dalla vita che non era all'altezza dei suoi sogni artistici.
Forse anche io diventerò le cose che descrivo?
O sono qualcosa che ho già descritto così bene da esserla diventata,
sono già seduto su quella barchetta e non lo so...
chissà quali furono i primi pensieri del pittore quando si accorse di non essere più al cavalletto a dipingere ma di remare in mezzo a un lago...saranno stati come i miei ...
tratto da D'AMORE NON ESISTONO PECCATI di Roberto Pazzi BARBERAEDITORE 2012